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Irene Auletta


Dopo un’iniziale esperienza come educatrice in una comunità per ragazze madri ha iniziato ad esplorare il mondo della formazione e della consulenza pedagogica, in parallelo al lavoro di docente nei corsi per educatori.

Con i colleghi dello Studio Dedalo, ha tracciato le prime coordinate di significato legate alla peculiarità pedagogica della consulenza, sulle quali continua tuttora la propria attività  di ricerca professionale.

In virtù delle proprie origini professionali, ma non solo, è particolarmente impegnata sul tema del materno come peculiare esperienza del femminile.

 


Nadia Ferrari


Insegnante di scuola dell’infanzia formatasi sul campo attraverso la partecipazione a diverse ricerche in campo educativo.
Dopo l’incontro con lo Studio Dedalo intraprende il viaggio, bello e faticoso, nel seducente tentativo di dare ulteriore senso al proprio lavoro.
L’insegnare diviene un contesto privilegiato per imparare. Il timore più grande come insegnante è la possibilità che si esaurisca la passione e che la mancanza di eros dissolva il desiderio e il piacere di trasmettere amore per la conoscenza e amore per gli allievi

 Tiziana Rossato

Non si definisce una musicista di professione, ma vive la musica come attrazione naturale e grande passione: la cerca, la studia, la esplora nelle sue infinite forme di bellezza, ritenendola, per espressione ed immediatezza, il principale linguaggio delle emozioni “che vibrano”.

Aderisce con gioia e convinzione alle idee e ai progetti di Amazzone o Penelope, consapevole di ricevere più di quanto riesca a dare, lì dove amicizia e intenti si fondono in orizzonti comuni.   

Monica Simionato

Donna, mamma, psicologa ad orientamento sistemico-relazionale.
Lavora in diversi servizi in ambito sociale e sanitario. L’incontro con l’educazione l’ha ulteriormente spinta a meticciare e condividere equilibri ed equilibrismi che aiutino a crescere e a far crescere.
Appassionata di racconti, miti e archetipi (che raccoglie e cerca di tras-formare) quale preziosa miniera in cui ricercare spunti e simboli spendibili nel quotidiano...con un pizzico di ironia.

 

Raffaella Dellera

 

Lavora nell’ambito della cura di bambini e famiglie come assistente sociale, senza mai dimenticare l’iniziale esperienza come educatrice.

Cerca di portare nella sua quotidianità professionale (ma non solo) l’interesse empatico per le storie delle persone, come profondo insegnamento di vita e prezioso patrimonio umano.

Questa “curiosità antropologica” le ha permesso, nell’incontro con professionisti di diversa formazione, di provare ad intrecciare esperienze e visioni alla costante ricerca di interessi condivisi e possibilità di collaborazione.

L’amore per la lettura e la passione per il peculiare sguardo “femminile” tra generazioni, le permettono di trattenere e trasformare le narrazioni che incontra, in un divenire di ricchezza nuova e rinnovata.

 

 

Luigina Marone
 

Nel campo dell’educazione lavora da 15 anni come coordinatrice pedagogica con un gruppo di educatrici dei servizi della prima infanzia con cui ha attraversato un percorso professionale intenso. Nei servizi incontrando neogenitori e genitori ha raccolto tante storie di madri e di padri che l’hanno aiutata a capire molti aspetti della cura, dei cambiamenti, dell’affidare e del lasciare. In questi anni ha studiato e approfondito alcuni aspetti della consulenza pedagogica, sperimentandola negli incontri con gli operatori e con le famiglie.

Ora è affascinata anche dall’incontro e dal lavoro svolto con altre professioniste che le permettono di costruire altre storie e significati nel ricercare insieme il senso dell’educazione nella vita. Nell’aprire il proprio sguardo a quello che porta l’altro, c’è la fatica dell’impresa e la sua ricchezza, e l'appagamento di rendere il lavoro culturale pubblico con la leggerezza della stima reciproca.


 

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